Definizione di scarsa risposta ovarica durante i cicli di fertilizzazione in vitro e loro relazione con l'outcome del trattamento


Una scarsa risposta ovarica limita il successo della fecondazione in vitro.

Poiché la definizione di scarsa riposta ovarica presenta un'ampia variabilità, risulta difficile valutare gli interventi.

Lo studio condotto da Ricercatori della Bristol University in Gran Bretagna ha avuto come scopo quello di fornire delle definizioni oggettive di scarsa risposta.

Sono state esaminte in modo retrospettivo 1.190 donne di età inferiore a 40 anni, che si stavano sottoponendo al loro primo ciclo di fecondazione in vitro con iniezione intracitoplasmatica degli spermatozoi.

Sono stati esclusi quei fattori che potevano influenzare negativamente l'impianto, come l'età avanzata delle donne.

La scomparsa del ciclo per le pazienti che hanno assunto una dose di FSH ( ormone follicolo-stimolante ) pari o superiore a 300 UI/die rispetto a quelle che hanno assunto una dose inferiore è risultata associata ad un outcome ( esito ) significativamente peggiore nel ciclo successivo.

Se fossero state somministrate meno di 3000 UI di FSH per ciclo, la percentuale di gravidanza clinica sarebbe rimasta favorevole qualora meno di 4 ovociti fossero stati recuperati ( 29% vs. 33% per ³ 5 ovociti ).

Al contrario, se fossero state necessarie 3000 UI o più di FSH, la percentuale di gravidanza sarebbe stata del 25% qualora fossero stati recuperati 5 o più ovociti, ma sarebbe scesa al 7% nel caso in cui fossero stati ottenuti meno di 4 ovociti.

Le definizioni di scarsa risposta dovrebbero includere il grado di stimolazione ovarica impiegata.

Un basso numero di ovociti è solo dannoso se la dose cumulativa è maggiore di 3000 UI di FSH.

La scomparsa del ciclo a 300 UI/die o più di FSH è stata associata ad una prognosi significativamente peggiore, e potrebbe definire una risposta ovarica scarsa.( Xagena_2004 )

Kailasam C et al, Hum Reprod 2004; 19: 1544-1547



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