Cancro pediatrico: ridotta fertilità per le donne sopravvissute


I Ricercatori del St Jude Children's Research Hospital di Memphis, negli Stati Uniti, hanno portato a termine uno studio per determinare l’eventuale effetto del trattamento di un tumore diagnosticato in età pediatrica o nell’adolescenza sulla fertilità.

È stata presa in considerazione la fertilità di donne partecipanti al Childhood Cancer Survivor Study ( CCSS ), che ha coinvolto sopravvissuti a 5 anni e una coorte selezionata in maniera casuale di fratelli/sorelle.

Le cartelle cliniche di tutti i membri della coorte sono state utilizzate per ottenere informazioni sul chemioterapico impiegato, la dose cumulativa di farmaco somministrato e le dosi, i volumi e i dati di somministrazione di tutte le radioterapie.

Nello studio CCSS, sono state individuate 5.149 donne sopravvissute a 5 anni e 1.441 sorelle di queste pazienti di età compresa tra 15 e 44 anni.

Il rischio relativo ( RR ) per le sopravvissute di rimanere incinte è stato di 0.81 ( P<0.001 ), rispetto alle sorelle.

In modelli multivariati tra le sole sopravvissute, quelle che avevano ricevuto radiazioni ipotalamiche/ipofisarie in dosaggi maggiori o uguali a 30 Gy ( RR=0.61 ) o una dose di radiazione ovarico/uterina superiore a 5 Gy, hanno mostrato minore probabilità di rimanere incinte ( RR=0.56 per dosi da 5 a 10 Gy; RR=0.18 per dosaggi maggiori di 10 Gy ).

Le donne con un punteggio di dose di agenti alchilanti di 2 o 3 e quelle trattate con Lomustina ( CeeNU ) o Ciclofosfamide ( Endoxan ) hanno mostrato una minore probabilità di rimanere incinte.

In conclusione, questo ampio studio ha dimostrato che la fertilità risulta diminuita nelle donne partecipanti allo studio CCSS. ( Xagena_2009 )

Green D M et al, Clin Oncol. 2009; 27(16): 2677-85



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