La terapia ormonale non è associata ad aumentato rischio di cancro al seno nelle donne in postmenopausa con mutazione BRCA1
La terapia ormonale è comunemente prescritta con l’obiettivo di alleviare i sintomi climaterici associati alla menopausa. Si ritiene che questo trattamento possa aumentare il rischio di cancro al seno.
La potenziale associazione tra terapia ormonale e rischio di tumore mammario è di particolare interesse per le donne che sono portatrici di una mutazione nel gene BRCA1, perché queste donne sono ad alto rischio di carcinoma mammario ed assumono la terapia ormonale dopo essere state sottoposte ad ooforectomia profilattica in giovane età.
Uno studio caso-controllo, coordinato da Ricercatori dell’University of Toronto in Canada, su 472 donne in postmenopausa con una mutazione BRCA1, ha esaminato se l’uso o il non-uso della terapia ormonale fosse associato a successivo rischio di tumore al seno.
Tra le donne portatrici della mutazione nel gene BRCA1, l’odds ratio ( OR ) aggiustato di tumore mammario, associato all’uso della terapia ormonale rispetto al non-uso, è risultato pari a 0.58 ( p=0.03 ).
All’analisi per tipo di terapia ormonale, è stata riscontrata un’associazione inversa tra il rischio di tumore mammario e l’uso del solo estrogeno ( OR=0.51; p=0.04 ); la relazione tra uso di estrogeno e progestinico non è risultata statisticamente significativa ( OR= 0.66; p=0.21 ).
In conclusione, tra le donne in postmenopausa con una mutazione BRCA1, l’impiego della terapia ormonale non era associata ad aumentato rischio di carcinoma mammario, anzi, in questa popolazione era associato ad una riduzione del rischio. ( Xagena_2008 )
Eisen A et al, J Natl Cancer Inst 2008 ; 100 : 1361-1367
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